Inquinamento, Delrio: Per la mobilità sostenibile la prima strategia è la “cura del ferro”

Le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in audizione alla commissione Ambiente della Camera

Roma, 27 gennaio 2016

È la “cura del ferro” la strada necessaria per affrontare le emissioni di smog provocate dal trasporto. Questa la prima strategia indicata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, durante l’audizione alla commissione Ambiente della Camera sui possibili interventi da attuare per ridurre le emissioni inquinanti e per la mobilità sostenibile. 

Il ministero - ha detto Delrio - ha preparato, insieme alle Regioni, una proposta di riforma del trasporto pubblico locale, con un ‘ordine priorità’ che prevede un piano da 8,3 miliardi”. Il ministro ha poi ricordato che nelle nostre città
circolano troppe auto:  “A Roma c'è un utilizzo triplo di auto rispetto alle altre capitali europee dove si tende a ridurne l’uso, e poi in Italia i mezzi sono inquinanti e vetusti”. Delrio ha quindi sottolineato l'importanza di rilanciare l’intermodalità: “Strade, porti, aeroporti e ferrovie non connessi costituiscono una criticità da affrontare con decisione, abbiamo un piano con RFI per rafforzare i collegamenti all’interno dei porti e con gli aeroporti”.

Per Delrio è necessaria un’offerta di qualità del trasporto pubblico locale in grado di stimolare la domanda. Il ministro ha portato come esempio la città di Milano dove “proprio grazie a una buona offerta di Tpl si è assistito a un calo dell’acquisto dell’auto privata, sul modello di altre metropoli europee”. “E non è un caso - ha aggiunto - che laddove c’è offerta di qualità la domanda cresce”. “Dove ci sono linee potenzialmente molto remunerative per sanare un bilancio bisogna investire di più nel Tpl”. Il ministro ha poi dichiarato come “occorre fare un patto con le regioni in modo che questo miliardo a disposizione per gli investimenti sia utilizzato con un meccanismo innovativo”. “Si può fare il più grande acquisto di materiale rotabile mai fatto in Italia”, ha evidenziato Delrio.

Ed è proprio il rinnovo del parco mezzi il fattore comune del trasporto pubblico su gomma e su ferro per affrontare questo problema: “Per la prima volta ci sono a disposizione 1,5 miliardi di euro che possono essere considerati relativamente pochi per le esigenze, ma molti se utilizzati per costituire una rolling stock company, una società per l’acquisto dei mezzi in leasing con il pagamento di un affitto annuale”. “Su questo - ha continuato il ministro - stiamo ragionando con Cassa depositi e prestiti”.  Sempre riferendosi al trasporto pubblico locale, Delrio ha aggiunto che “ogni giorno oltre 2,2 milioni di persone usano le linee regionali e oltre 2,6 milioni le linee metropolitane, quindi il trasporto locale riguarda quotidianamente più di cinque milioni di passeggeri, molti di più dell’alta velocità”.

L’implementazione delle strategie per la mobilità sostenibile deve puntare anche sulla politica della ciclabilità che, sempre secondo Delrio, è molto rilevante: “La bici è assolutamente competitiva visto che in città gli spostamenti in auto sono soprattutto entro i cinque chilometri e la bicicletta ci impiega molto meno tempo”. Inoltre, “con 2,8 milioni di esemplari, per la prima volta la vendita di biciclette ha superato quella delle auto”. Il ministro ha poi detto che “si sta ragionando con RFI e Trenitalia per attrezzare i treni in modo che ci possa essere questo scambio di modalità di trasporto”. Delrio ha poi ricordato che sono stati già stanziati 91 milioni nel triennio per la ciclabilità e che “aumentando il numero di utenti ci sarebbe un ritorno anche di occupazione”.

Replicando alle domande dei gruppi durante l’audizione, Delrio ha anche confermato che “seppur con molte difficoltà parteciperemo al bando europeo Cef  (il primo bando europeo dedicato ai trasporti per collegare l’Europa, ndr) e contiamo di avere finanziamenti ulteriori per un tema che ritengo molto importante”. “Non parliamo di chiacchiere, ma di fondi stanziati dietro precise scelte politiche”, ha aggiunto. 

Rispetto al trasporto ferroviario “il gap con la Germania è impossibile da colmare in pochi anni, ma io voglio far funzionare le reti che ora non funzionano”. “Il punto è che abbiamo un gap enorme in termini di passeggeri, viaggi, chilometri, treni, quindi dobbiamo fare il massimo sforzo e coordinare e concentrare al massimo l’impegno sulle priorità di trasporto stabilite insieme alle Regioni”, ha proseguito Delrio.