Riutilizzo del patrimonio

Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane possiede, oltre agli asset funzionali all’esercizio del core business, un esteso patrimonio immobiliare parzialmente non utilizzato, costituito da stazioni, caselli e sedimi ferroviari. Ad oggi 390 stazioni, d’intesa con gli enti locali e l’associazionismo, sono state dedicate ad attività che prevedono la valorizzazione del territorio o l’attivazione di servizi a favore della cittadinanza. Complessivamente sono stati destinati a finalità sociali spazi per circa 156.704122 metri quadrati per un valore complessivo di circa 156.704.000 euro (valore medio di 1.000 euro al metro quadrato). 

Le linee ferroviarie dismesse, potenzialmente destinabili a usi sociali e per la mobilita dolce, sono quantificabili in circa 1.168 chilometri.

Attualmente circa 496 chilometri di linee dismesse sono state trasformate in linee turistiche, percorsi ciclabili e greenways.

Dati fonte: Rapporto di sostenibilità 2021

Stazioni impresenziate. Un riuso sociale del patrimonio ferroviario

Oltre 450 stazioni impresenziate riconvertite per attività sociali: le esperienze più virtuose raccolte nel volume “Stazioni Impresenziate. Un riuso sociale del patrimonio”. Un testo per raccontare 88 buone pratiche di riutilizzo di immobili ferroviari. Tra queste 9 si trovano in capoluoghi di Regione o di Provincia, con oltre 100.000 abitanti, 26 si trovano in comuni piccoli, con meno di 5000 abitanti, mentre 16 hanno sede in comuni che vanno dai 5 ai 10mila abitanti e 37 in municipalità che vanno dai 10mila ai 100mila abitanti.

Greenways

Uno degli obiettivi strategici del Gruppo FS è la valorizzazione dei binari non più utilizzati, che consente di arricchire la rete di mobilità sostenibile italiana e di recuperare i tracciati che percorrono paesaggi ricchi di storia e bellezze naturali, come si percepisce sfogliando l'Atlante delle Greenways su linee FS. Dal disuso al riuso", il volume che segue, "naturalmente", il precedente: "Atlante di viaggio lungo le ferrovie dismesse".  

Il terzo Atlante nasce dall’esigenza di cogliere una duplice opportunità: da un lato ripensare le linee dismesse come mobilità sostenibile per supportare gli spostamenti pendolari su percorsi sicuri, in quanto separati dalla viabilità, ideali per ogni forma di mobilità dolce; dall’altro mettere a disposizione questo immenso patrimonio di tracciati ed edifici per contribuire alla riqualificazione dei territori attraversati, a favore dello sviluppo di una nuova offerta culturale e turistica.

L'Atlante delle Greenways su linee FS

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