A due anni dall’avvio della cooperazione tra FFS Cargo e ÖBB Rail Cargo Group, cui successivamente ha aderito anche Mercitalia Rail (Polo Mercitalia – Gruppo FS Italiane), il bilancio risulta ampiamente positivo. Le imprese di trasporto ferroviario hanno collaborato con PJM per l’implementazione della prova dei freni e l’integrazione del sistema. Dopo numerose corse effettuate con un treno test nel 2017, ad oggi FFS Cargo ha equipaggiato con il sistema di prova del freno automatica circa 100 carri del traffico combinato nazionale. I test funzionali della prova del freno automatica prenderanno il via nell’estate 2019 e sono parte del processo nazionale di omologazione e ammissione. Con i lavori svolti, i partecipanti al progetto hanno posto le basi per l’architettura (hardware, elettronica, software) di applicazioni rilevanti per la sicurezza sui convogli e sui singoli veicoli.
FFS Cargo prevede che l’omologazione del sistema avverrà a metà 2020. In combinazione con l’accoppiamento automatico e il sistema di avvertimento anticollisione sulle locomotive di manovra, la prova del freno automatica costituisce il terzo presupposto per l’esercizio con operatore unico perseguito da FFS Cargo. «L’esercizio con operatore unico accresce significativamente la nostra efficienza. Questo va a vantaggio dei clienti e aumenta la competitività del trasporto merci su rotaia rispetto alla strada. Sfruttiamo l’automazione anche per compensare l’ondata di pensionamenti prevista nei prossimi anni e la mancanza di nuove leve», aggiunge Nicolas Perrin, CEO di FFS Cargo.
La prova del freno automatica, che rientra nel processo di preparazione dei treni, è stata concepita e realizzata da PJM. Il sistema digitale, rileva lo stato dei freni dei carri merci di un convoglio e ne mostra l’esito su un dispositivo mobile (ad es. tablet). Gli operatori possono così controllare le condizioni dei freni direttamente dal dispositivo elettronico.
Il progetto non si è concentrato solo sul guadagno di tempo ma anche sull’aspetto della sicurezza: con l’automazione del sistema si mira infatti anche ad aumentare ulteriormente il già elevato livello di sicurezza nella preparazione dei treni.
Integrazione di monitoraggio e automazione
Il mondo digitale offre molte opportunità ma soprattutto crea enormi vantaggi per i trasportatori. PJM aveva da tempo individuato la necessità di applicare soluzioni digitali al trasporto merci su rotaia e, con il sistema di monitoraggio brevettato WaggonTracker, si è distinto come pioniere nella digitalizzazione del traffico merci ferroviario. WaggonTracker combina monitoraggio e automazione e offre al gestore della flotta una valida soluzione globale in grado di ridurre drasticamente i costi e di aumentare di molto l’efficienza. Il sistema fornisce importanti informazioni in tempo reale sulla flotta e automatizza onerosi processi. «Il sistema WaggonTracker è stato combinato con un impianto elettronico di sicurezza che rileva in modo affidabile lo stato dei freni. Il macchinista visualizza l’esito sul suo tablet», spiegano i due CEO Martin Joch e Günter Petschnig illustrando brevemente il funzionamento del sistema. Rispetto all’esercizio e ai veicoli, la prova automatica dei freni soddisfa l’insieme delle direttive rilevanti per la sicurezza.
Diverse competenze tecniche per un concetto globale
Finora il fattore chiave del successo è stata la stretta collaborazione tra il produttore e le imprese di trasporto ferroviario, ognuna delle quali ha apportato il proprio valore aggiunto che ha moltiplicato le sinergie attivabili: il produttore ha fornito le competenze tecniche a livello di elettronica e software, mentre le imprese di trasporto ferroviario hanno contribuito con il proprio know-how a creare valore sui processi operativi e sul sistema ferroviario globale. In tema di standard per la sicurezza, tutti i partner hanno seguito lo stesso riferimento: per lo sviluppo dei sistemi in tutti gli ambiti di ferroviari si applica la norma europea EN 50126. Questo definisce un sistema di riferimento compatibile anche con altre imprese di trasporto ferroviario.
Non potendo rifarsi a un sistema esistente, in sede di sviluppo i partner hanno dovuto affrontare difficoltà non indifferenti.
Poiché per la prova del freno automatica è necessario un attestato di sicurezza conforme ai Common Safety Methods (CSM), PJM e FFS Cargo devono stilare rapporti di sicurezza per tutti i componenti sistemici. Con questo sistema FFS Cargo trasferisce parte della responsabilità in fatto di sicurezza dall’uomo alla tecnologia, che deve pertanto soddisfare gli standard di sicurezza operativa.
Investimento nel treno merci intelligente
Al momento nel traffico merci la prova dei freni viene svolta manualmente, vale a dire che ogni volta che viene composto un treno, prima della partenza un collaboratore deve verificare manualmente il corretto funzionamento dei freni di ogni carro. Questa operazione in futuro avverrà in automatico. Così facendo l’impresa di trasporto ferroviario diventa più affidabile, accrescendo al contempo la sicurezza dei collaboratori impegnati nelle attività di manovra e di preparazione dei treni.
Con lo sviluppo internazionale dei prodotti per il traffico merci su rotaia, le soluzioni di sistema sviluppate possono essere testate oltre i confini nazionali: in Svizzera, Austria e Italia. Ciò velocizza le procedure di omologazione a livello europeo. Questo progetto rappresenta un traguardo fondamentale per lo sviluppo tecnologico nell’ambito del traffico merci su rotaia. Non solo verrà garantita l’interoperabilità, ma verranno testati anche standard aperti per il traffico merci europeo.
Rail Freight Forward: trasporto merci al 30 percento entro il 2030
La collaborazione internazionale per un sistema europeo di trasporto merci su rotaia è promossa dall’iniziativa Rail Freight Forward (RFF). RFF è una coalizione di ferrovie merci europee che si sono impegnate a ridurre drasticamente l’impatto negativo del trasporto merci sull’ambiente. A tale scopo puntano su un cambio di mobilità, sull’innovazione e su un mix intelligente di mezzi di trasporto. Per le loro attività di più ampio respiro, le imprese ferroviarie partecipanti hanno individuato come punti di partenza le imprese di trasporto stesse, la loro offerta e l’infrastruttura mentre per le condizioni quadro si concentrano sull’ambito politico. RFF è attualmente composta da 18 membri.