Toronto, 11 maggio 2018
«La realizzazione di Smart Cities, che riducano l’impatto ambientale in termini concreti e misurabili, è oggi una scelta obbligata. La sostenibilità – nella sua triplice dimensione economica, sociale e ambientale – deve essere volano per lo sviluppo delle aree urbane, in cui vive metà della popolazione mondiale, producendo globalmente oltre il 70% delle emissioni e consumando l’80% dell’energia prodotta».
Lo ha sottolineato Gioia Ghezzi, Presidente di FS Italiane, durante il suo intervento al Women’s Forum di Toronto (10-11 maggio), guidando la delegazione del Gruppo FS Italiane, che incide con le sue politiche su aree strategiche per lo sviluppo delle città in termini di vivibilità, sostenibilità ambientale, sicurezza e stabilità sociale.
Le stazioni ferroviarie sono dei luoghi chiave per la trasformazione delle città in Smart Cities: hub che, infatti, si stanno trasformando in punti di aggregazione dove le persone fanno shopping, si incontrano o utilizzano servizi di trasporto integrati. Rete Ferroviaria Italiana ha avviato un programma per migliorare l’accessibilità, la sicurezza e i sistemi di informazione al pubblico (audio e video) in 620 stazioni nell’arco di dieci anni e con un investimento economico complessivo di circa 2,5 miliardi.
Altro strumento fondamentale per migliorare la sostenibilità delle città è l’integrazione modale. Come dimostrato da uno studio pubblicato lo scorso anno da The European House - Ambrosetti, in collaborazione con FS Italiane, l’integrazione modale permette risparmi all’Italia di 12 miliardi di euro l’anno (quasi un punto percentuale di PIL). A tanto ammonta l’impatto economico di una riorganizzazione della mobilità in 14 città metropolitane italiane in termini di riduzione di tempo, traffico e miglioramento di standard ambientali e di sicurezza.
Le stazioni sono diventate luogo di solidarietà anche per garantire una maggiore sicurezza. In tal senso sono stati realizzati gli Help Center nelle principali stazioni che effettuano circa 500mila interventi all’anno. È un modello di intervento preso da esempio anche da altre reti ferroviarie europee, come successo in Francia, Belgio e Lussemburgo.
FS Italiane sta mettendo in campo azioni concrete per azzerare le emissioni in atmosfera di CO2 coinvolgendo tutti gli attori della mobilità, sia delle persone sia delle merci, in Italia e in Europa. In questa direzione si inseriscono azioni quali l’incorporazione nel Gruppo di Anas, l’adesione al network dell’UN Global Compact e l’emissione di un Green Bond da 600 milioni di euro per finanziare nuovi treni per il trasporto regionale e per l’alta velocità.
Della delegazione fanno parte Claudia Cattani, Presidente di Rete Ferroviaria Italiana; per FS Italiane, Barbara Morgante, Direttore Centrale Governance e Partecipazioni Estere; Elisabetta Scosceria, Direttore Centrale General Counsel, Affari Societari e Compliance; Carlotta Ventura, Direttore Centrale Brand Strategy e Comunicazione per discutere tematiche legate allo sviluppo della leadership femminile e della crescita inclusiva, fattori determinanti per lo sviluppo economico e stabilità sociale.
I messaggi chiave, emersi dalle numerosi sessioni del Women’s Forum, saranno raccolti e affrontati nell’agenda del prossimo G7 in programma a Charlevoix in Quebec (8/9 giugno), per mettere da subito in campo politiche consistenti a sostegno dello sviluppo sostenibile e della diversità di genere.