Renato Mazzoncini, amministratore delegato FS a Cernobbio: "Il nuovo piano industriale presentato a fine settembre"

Le dichiarazioni dell'amministratore delegato FS a margine del Forum Ambrosetti

Cernobbio, 2 settembre 2016

Durante il Forum Ambrosetti svoltosi a Cernobbio, l’AD di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini ha annunciato che il nuovo Piano Industriale del Gruppo FS sarà presentato a fine settembre. Avrà durata decennale (5+5), e questi saranno i pilastri fondamentali: l’impegno per una mobilità integrata (anche attraverso il nuovo progetto “Traveling Companion”), l'annunciata fusione con ANAS, la ristrutturazione del comparto merci, lo sviluppo all’estero e lo studio per la quotazione in borsa.

L'impegno di FS per una mobilità integrata

L’amministratore delegato FS ha sottolineato che sarà elemento strategico caratterizzante del nuovo Piano un’importante crescita nel trasporto pubblico locale con l’impegno di FS a diventare punto di accesso a una mobilità integrata, nonché a subentrare nelle gestioni che non siano oggi efficienti. Con riferimento ad una potenziale acquisizione di ATAC, Renato Mazzoncini ha ribadito l’interesse e la disponibilità ad occuparsene direttamente, sottolineando tuttavia l’attuale assenza di contatti con la nuova giunta capitolina. Mentre con riferimento a un'eventuale fusione tra ATM e TreNord, l’AD di Ferrovie dello Stato ha dichiarato che questa potrebbe essere "schema su cui ragionare" per una futura integrazione.

Operazione ANAS

"Il piano con Anas ci sarà", ha specificato l’AD di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, ricordando che "in questi due mesi c'è stato un team di lavoro per risolvere il problema del meccanismo di remunerazione con cui Anas potrebbe entrare nel Gruppo FS, che non è pubblica amministrazione, perché il 50% dei suoi ricavi è mercato".

“Questo team ha svolto due lavori paralleli", ha spiegato, "uno di tipo industriale, per capire le sinergie, e l'altro per fare in modo che, con la fusione di Anas, non si trascini di nuovo FS dentro la pubblica amministrazione, perché l'obiettivo è il contrario".

Renato Mazzoncini ha definito positivo l'esito dei lavori, sostenendo che ora ci sono le condizioni per andare avanti con la fusione come ulteriore elemento qualificante del piano nell’ambito della realizzazione di una infrastruttura nazionale integrata.

Sviluppo internazionale

In un'ottica di internazionalizzazione a fine aprile scorso c'è stato il via libera da parte dell'UE al quarto pacchetto ferroviario che punta a creare uno spazio ferroviario europeo unico. Grazie a ciò "stiamo individuando relazioni in altri Paesi. Abbiamo un interesse per la Parigi-Bruxelles", ha anticipato Renato Mazzoncini, ricordando il recente accordo trilaterale per realizzare a fine 2017 la Milano-Zurigo-Francoforte. "Il nostro obiettivo", ha concluso, "è creare dei collegamenti europei ed essere un operatore europeo".

Il tutto fa parte di una strategia di espansione internazionale ed in tale ottica rientrano l’acquisto della società Greca Trainose “la cui firma arriverà a fine settembre ed il primo gennaio ci sarà il trasferimento delle azioni" nonché i futuri sviluppi in UK con la partecipazione di Trenitalia, in associazione temporanea di impresa con una società inglese, alla gara per la gestione della linea Londra-Edimburgo.

A margine dei lavori del Forum Ambrosetti, l’AD di Ferrovie dello Stato ha incontrato il vicepremier russo Arkady Dvorkocich, con cui ha affrontato i temi legati alla collaborazione avviata fra le ferrovie italiane e quelle russe il 6 luglio con la firma di un memorandum d’intesa che prevede, infatti, lo sviluppo comune di progetti per la costruzione e modernizzazione della infrastruttura ferroviaria, in aggiunta alla fornitura di prodotti e servizi per la logistica ed il trasporto di merci e passeggeri. L’intesa prevede anche la collaborazione per la costruzione di linee ad alta velocità in Russia, oltre a progetti congiunti per la realizzazione di nuove infrastrutture ferroviarie in altri paesi. Analoghe intese sono state  siglate nell’estate anche con le ferrovie giapponesi.

Quotazione

Nel piano ci sarà anche l’individuazione del perimetro aziendale per la quotazione in borsa che, dunque, avverrà con prospettive diverse rispetto al passato. Il top manager ha poi assicurato che il 2017 resta l'anno in cui muoversi su questo terreno e che non ci sarà nessuno scorporo di asset fuori dal Gruppo.