Milano, 13 luglio 2015
“La politica dell’Unione Europea ritiene indispensabile dotarsi di infrastrutture di trasporto adeguate, efficienti e sostenibili in termini economici, ambientali e sociali. Il trasporto ferroviario rappresenta la modalità che meglio risponde a queste esigenze e l’integrazione modale rappresenta l’unica risposta possibile alla crescente domanda di mobilità”.
Lo ha affermato Michele Mario Elia, Amministratore Delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, intervenuto oggi all’Expo di Milano 2015 in occasione del convegno “Green Mobility for the European network of the metropolitan cities” promosso da FS Italiane, con la collaborazione dell’associazione QVQC.
La conferenza, mirata ad approfondire i nuovi scenari legati all’integrazione dei nodi metropolitani italiani con i corridoi AV delle reti europee TEN-T e ad illustrare le politiche italiane per lo sviluppo del sistema AV e l’integrazione con il sistema di Trasporto Pubblico Locale, è stata l’occasione per fare il punto sui programmi intrapresi a livello nazionale nel settore, di fronte a personalità del mondo istituzionale e imprenditoriale.
Nell’ambito della tavola rotonda moderata da Paolo Mazzanti, sono intervenuti, oltre all’Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane, Carlo De Vito, Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani, Pietro Baratono, Provveditore Interregionale Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia - Romagna, Enzo Bianco, Presidente Consiglio Nazionale ANCI, Maurizio Casasco, Presidente CONFAPI, Vittorio Di Paola, Vice Presidente Confindustria e John Bertazzi, Vice Presidente ANCE.
In questo contesto, è stato presentato e siglato il Terzo Protocollo di Intenti per la prosecuzione del Progetto “QVQC Quali Velocità, Quale Città. L’Alta Velocità - I nuovi scenari ambientali e territoriali in Europa e in Italia. Osservatorio sull’AV/AC in Italia” per il triennio 2015 - 2018, con l’obiettivo di creare una rete sulla base delle conoscenze e sinergie maturate dalla sottoscrizione del primo Protocollo (2008). Circa 50 i soggetti sottoscrittori, tra cui FS Italiane, ANCI, ANCE, CERTeT, RUR, CONFAPI e altre importanti realtà del mondo imprenditoriale, associazionistico e accademico.
Nei prossimi quindici anni il nostro Paese si troverà a dover affrontare una crescita della domanda di trasporto di oltre il 50%, con picchi che sfioreranno l’80% per le merci.
Accessibilità, mobilità, esternalità sono quindi i tre elementi chiave che determineranno, nel prossimo futuro, la capacità dell’Italia di produrre valore. Solo alcuni dati: sul 10% del territorio nazionale risiedono il 50% dei residenti e il 55% degli occupati; nelle aree metropolitane di Milano, Roma, Napoli e Torino è concentrato oltre il 60% dei consumi nazionali.
“Gli investimenti nei nodi urbani ad alta concentrazione abitativa - ha dichiarato l’amministratore delegato di FS Italiane Elia, proprio a partire da questi dati - sono prioritari e devono essere funzionali a garantire il funzionamento efficiente di sistemi di trasporto complessi, intrinsecamente sostenibili e multimodali”.
“Il Piano di Investimenti del Gruppo FS Italiane 2014 - 2017 - ha quindi sottolineato Elia - assume un ruolo fondamentale nel processo di modernizzazione e sviluppo economico del Paese.
Dei 24 miliardi di euro complessivi previsti, oltre 15 mld (Contratto di Programma) sono dedicati alla rete convenzionale e, in autofinanziamento, 1,7 miliardi alla rete AV/AC e 6,4 miliardi per servizi di trasporto. Hanno assoluta priorità le opere incluse nel programma del TEN-T Network, l’incremento della qualità del servizio nelle aree urbane e l’innovazione tecnologica per accrescere e sviluppare i servizi offerti.” “16 mld di euro - ha poi evidenziato l’ad - è il valore del nostro programma di investimenti con impatti diretti sullo sviluppo del trasporto locale nelle aree metropolitane e sulla rete regionale. Lo stato di avanzamento complessivo è pari al 50%, sono quasi ultimati gli interventi programmati sulle aree metropolitane di Torino e Bologna.”
“L’ottimizzazione del trasporto collettivo e dell’intero sistema dal punto di vista economico, energetico e ambientale - ha continuato l’ad di FS Italiane - richiede l’integrazione dell’offerta in un unico disegno strategico, con una chiara divisione dei ruoli tra ferrovia, TPL su gomma, reti urbane su ferro e servizi urbani su gomma.
Per creare un sistema interconnesso, puntiamo all’integrazione dei diversi servizi di trasporto a partire dalla pianificazione dell’orario, dell’offerta, fino alla scelta dei binari di sosta dei treni in stazione. Interventi infrastrutturali che riguardano ad esempio le banchine e tecnologici quali l’upgrading dei sistemi di informazione al pubblico puntano tutti a ridurre i tempi di interscambio”.
“In questo contesto, le stazioni - ha concluso Elia - devono essere concepite come hub della mobilità urbana dove sia possibile rintracciare agevolmente più tipologie di mezzi di trasporto per il percorso in città, con un’attenzione alla sostenibilità e all’ambiente. Aree di sosta dei taxi, terminal bus con percorsi protetti e attrezzati con informazioni sull’orario, l’andamento delle corse, aree di sosta per car sharing e per e-car rent, rastrelliere per bici private e per bike sharing, sempre più diffuso in molte città italiane; accessibilità integrata alla rete metropolitana.”