Reinventing Cities. Nuova vita per lo scalo di Milano Greco

Proclamato il progetto vincitore caratterizzato da sostenibilità, resilienza e qualità urbana

Foto: Milano

Milano, 22 maggio 2019

Un nuovo quartiere sostenibile e inclusivo con verde e case in affitto allo scalo ferroviario di Milano Greco

Queste le caratteristiche del progetto vincitore di "Reinventing Cities", il bando internazionale lanciato nel 2017 dal Comune di Milano insieme a C40 per trasformare siti inutilizzati o in stato di degrado in spazi di rigenerazione ambientale e urbana. Selezionato da una giuria composta da esperti internazionali secondo un meccanismo di premialità basato in primo luogo sulla qualità e in seconda istanza sull’offerta economica,  sarà presentato questo pomeriggio a Oslo, alla presenza di un rappresentante dell’Amministrazione comunale, insieme ai vincitori del bando per Chicago, Madrid, Oslo, Parigi e Reykjavik.

Rivolto ad architetti, pianificatori urbani, designer, sviluppatori, imprenditori e innovatori e avviato con il supporto di Climate KIC, "Reinventing Cities" ha l'obiettivo di promuovere uno sviluppo urbano sano, verde, economicamente sostenibile e resiliente nelle città del network che hanno aderito. L'iniziativa ricalca "Reinventer Paris", il bando che nel 2015 ha consentito di avviare la rivitalizzazione, attraverso progetti di elevata qualità ambientale e urbanistica, di 22 aree parigine.

Di seguito la descrizione del progetto vincitore per lo scalo di Milano Greco, che verrà raccontato dal team domenica 26 maggio, a partire dalle 18,30, nel corso di un incontro pubblico alla Triennale di Milano promosso dall’Amministrazione comunale.

Scalo Greco – L’Innesto

Si chiama “L’innesto”, inteso come nuovo elemento capace di creare connessioni, il progetto vincitore (con l’offerta economica di oltre 4,8 milioni di euro) per lo Scalo Greco di proprietà di Ferrovie dello Stato italiane, presentato da Investire sgr SpA insieme ai progettisti Barreca & La Varra, Arup Italia srl e altri. Un vero e proprio nuovo quartiere di social housing a Milano, il primo in Italia a zero emissioni, con case prevalentemente in affitto e con molto verde, che si svilupperà sulla superficie dello scalo di circa 73.500mq.  Di questi, al netto delle aree destinate all’esercizio ferroviario (circa 11.000 mq), il 72% (circa 45 mila mq) verrà destinato a verde, spazi, percorsi pedonali e attrezzati ad uso pubblico, ben più della quota del 60% fissata dall'Accordo di Programma per la riqualificazione dello scalo ferroviario. 

Per quanto riguarda la superficie edificabile di 24mila mq complessivi, 21.000 mq saranno destinati ad edilizia residenziale sociale e 3.000 mq a funzioni compatibili (spazi di coworking, attività commerciali, supermercato sostenibile…). In totale, si prevede che il nuovo quartiere ospiterà 400 nuovi alloggi di housing sociale (60% in locazione e 40% in vendita convenzionata agevolata) e 300 posti letto per studenti, per un totale di circa 1500 nuovi residenti, prevalentemente di età compresa tra i 24 e i 44 anni. 

“L’innesto” opererà una ricucitura dei quartieri circostanti, da un lato creando una connessione pedonale di qualità tra Bicocca, Precotto e l’Università, collegandosi ai sottopassi ferroviari esistenti e programmati, dall’altro inserendosi nel corridoio verde che da Porta Nuova va al parco di Monza, e dalla Martesana si congiunge al Parco Agricolo Nord.

Tre gli obiettivi principali del progetto: realizzare il primo Housing Sociale a zero emissioni attraverso l’utilizzo di tecnologie costruttive innovative e sostenibili, gestire in maniera resiliente e coordinata gli spazi della comunità grazie al coinvolgimento di tanti attori pubblici e privati (da A2A al Politecnico di Milano, da Cariplo Factory a Delta Ecopolis e altri), realizzare un quartiere collaborativo e inclusivo con spazi condivisi e un cuore agricolo.  Gli obiettivi saranno perseguiti attraverso una serie di servizi previsti e strategie di sviluppo del nuovo quartiere, che avranno come comuni denominatori la sostenibilità e l’inclusione. I nuovi alloggi saranno realizzati in larga parte con materiali rinnovabili o riciclabili, dotati di impianti di riscaldamento con pannelli radianti a pavimento e di impianti fotovoltaici. Grande attenzione sarà data al ciclo dei rifiuti, prevedendo un sistema di raccolta differenziata con rilevatore di peso, per rendere gli abitanti più consapevoli delle quantità di rifiuti che producono, e l’installazione nel quartiere di due macchine per il compostaggio meccanico per trasformare i rifiuti in compost per gli orti e fertilizzante per le aree verdi.

Sostenibilità significa anche risparmio idrico, con l’installazione di case dell’acqua e la realizzazione di un sistema di raccolta e riutilizzo delle acque meteoriche, e  privilegiare la mobilità dolce, migliorando le connessioni pedonali e disincentivando l’utilizzo dell’auto privata. L’intervento principale sulla viabilità prevede il riposizionamento di circa 55 metri più a ovest di via Breda, che permetterebbe di dare continuità all’area del masterplan e generare un ambito prevalentemente ciclopedonale. Si promuove inoltre una penetrazione limitata dei veicoli all’interno del quartiere e la riduzione della dotazione di sosta (pensata prevalentemente sotterranea), a favore della previsione di una flotta di veicoli in condivisione per il quartiere. Per quanto riguarda il verde, si promuove l’idea di un parco agricolo naturale di Greco: sul tracciato dell’attuale via Breda nascerà il Viale dei Gelsi, che insieme alla piazza principale costituirà un corridoio verde di 6600 mq, cui si aggiungeranno un giardino comunitario per i residenti, nuovi spazi ortivi, la realizzazione di un frutteto e la piantumazione di 640 alberi. 

Grande valore è dato ai concetti di comunità e inclusione, con la nascita di una Human Adaptive Zone costituita da spazi e servizi per tutti come le cucine comuni, i laboratori,  la portineria di quartiere, un distretto dell’economia circolare. La gestione sociale dell’housing garantirà la distribuzione delle tipologie di alloggi a disposizione, tra cui le co-residenze sociali temporanee per 6-10 persone e i cluster-flat, frutto dell’aggregazione di piccole unità abitative collegate tra loro da uno spazio comune. “L’innesto” metterà a disposizione appartamenti a canoni calmierati che avranno valori di locazione tra i 70 euro/mq e i 110 euro/mq e valori di vendita di 2.200 euro/mq, nonché alloggi a canone sociale medio a 25€/mq.

Infine, il concetto di appartenenza a una comunità sarà rafforzato dalla realizzazione di un’app di quartiere dove i residenti potranno trovare tutte le informazioni relative ai servizi e in tempo reale i dati sull’ambiente circostante.