Nella stazione AV Mediopadana un'opera per riflettere sul tema dell'alimentazione sostenibile

Realizzata dall’artista reggiano Giuliano Melioli sarà in esposizione temporanea per tutta la durata di EXPO
L'opera collocata presso l'atrio della stazione reggiana è stata inaugurata alla presenza del Ministro Graziano Delrio, l'AD del Gruppo FS Italiane Michele Mario Elia e il Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi.


Reggio Emilia,18 aprile 2015

Garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. 
Da questa sfida, lanciata da Expo Milano 2015, ha preso spunto l’artista reggiano Giuliano Melioli che, nella sua opera Leonardo: perché non sia l’ultima cena, affronta il tema dell’alimentazione sostenibile attraverso una provocazione: “Non esiste un’alimentazione sostenibile senza condivisione”.


L’opera, un enorme pannello di 8.8 x 4 metri collocato nell’atrio della stazione AV  Mediopadana di Reggio Emilia, è stata inaugurata questa mattina dal Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e dall’ Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane Michele Mario Elia. 
Alla cerimonia ha partecipato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio.


Realizzato con la tecnica del cocciopesto, il pannello parte dall’affresco del Cenacolo di Leonardo, rappresentato su un muro inclinato in procinto di crollare. Il muro rappresenta l’incombenza che l’umanità ha verso il problema della fame del mondo.


All’opera di Melioli - in esposizione temporanea, in contemporanea a Expo 2015 - farà quindi da cornice la nuova stazione ferroviaria firmata Calatrava, attraversata ogni giorno da centinaia di passeggeri e collegata direttamente alla stazione di Rho Fiera Expo Milano 2015 per tutta la durata dell’esposizione universale.


L’intervento, patrocinato dal Comune di Reggio Emilia e realizzato con la collaborazione di Rete Ferroviaria Italiana, rientra nell’iniziativa ideata da alcune associazioni, cooperative e da rappresentanti del mondo del volontariato reggiano, riuniti nell’Associazione culturale "E Terre Nuove". Obiettivo, farsi portavoce di un messaggio di condivisione partendo dalle peculiarità del territorio, fra cui cultura del lavoro e della responsabilità, partecipazione, solidarietà e accoglienza, e mettendo al centro la persona e le relazioni di comunità.