Il potenziamento della Direttrice Adriatica introduce un nuovo scenario di connettività allo spazio unico europeo. Asse funzionale di collegamento tra il nord e il sud del Paese, la Direttrice costituisce un importante itinerario merci di collegamento verso il nord dai porti di Gioia Tauro, Taranto e Brindisi, in grado di apportare benefici per l’intermodalità e la crescita logistica ferroviaria del meridione.
La linea che è attualmente oggetto di un intenso traffico eterogeneo (eterotachico), presenta importanti limiti di capacità con conseguenti ricadute negative sul servizio. Ciò ha indotto la necessità di studiare un quadruplicamento totale o parziale della linea esistente.
Il quadruplicamento della tratta Bologna-Castel Bolognese Riolo Terme rappresenta la prima fase prioritaria del potenziamento della Direttrice Adriatica, con caratteristiche AV/AC (velocità massima 250 Km/h). In quest’ottica, il completamento del quadruplicamento da Bologna verso Lecce, sempre con caratteristiche AV/AC, è attualmente oggetto di un Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali, finalizzato innanzitutto ad individuare gli ulteriori lotti realizzativi a seguire quello prioritario della tratta Bologna – Castelbolognese.
L’intervento complessivo prevede la realizzazione di un tracciato con uno sviluppo complessivo di circa 780 km, articolato su 7 lotti funzionali e la realizzazione di un numero variabile di interconnessioni e nuove stazioni in funzione dello scenario prescelto.
Restano invariate le competenze attribuite ai Commissari straordinari nominati per la realizzazione delle opere che insistono in tutto o in parte sulla medesima linea adriatica “Raddoppio della Termoli-Lesina”, “Nodo ferroviario di Bari”, “Napoli-Bari”.
L’opera è parzialmente finanziata nella tratta Bologna-Castel Bolognese.
Per il potenziamento della Direttrice Adriatica è stata nominato come Commissario Straordinario di Governo Aldo Isi.