Alla domanda sul perché di questo grande, attesissimo ritorno,
Riccardo Fogli, leggendario bassista e cantante del gruppo, risponde: “Siamo fratelli, non abbiamo mai smesso di sentirci. Quando ci siamo rivisti, in occasione dell’anniversario della scomparsa dell’amico
Valerio Negrini, si respirava la voglia di tornare insieme. Poi mi hanno chiamato per parlare di una possibile reunion. Ho risposto che ci stavo”.
A rincarare la dose ci pensa
Stefano D’orazio: “Siamo concentrarti su questo anno affollatissimo di incontri, saluti, musica e lacrime. Poi ci saranno tante novità”, mentre
Roby Facchinetti anticipa quello che vedremo nei live: “Ripercorreremo i nostri grandi successi coinvolgendo al massimo i fan venuti ad assistere a questo irripetibile tour. Il pubblico ha bisogno di emozioni”.
A
Dodi Battaglia il compito di ricordare i momenti più importanti che hanno caratterizzato la grande storia dei
Pooh, tra quali non poteva mancare la vittoria al Festival di Sanremo con Uomini soli.
“Riempire gli stadi dà soddisfazione, ma preferisco i palasport, più vicini al modo in cui amo parlare al pubblico”, conclude Battaglia.
Ma gli appuntamenti con la grande musica italiana non finiscono qui.
La
cover di maggio si fa in due e lascia spazio anche ai
Modà, che il 18 e 19 giugno saliranno sul palco dello Stadio San Siro di Milano con l’ultimo album
Passione Maledetta.
E ospiti d’onore della seconda giornata milanese saranno, neanche a farlo apposta, i Pooh.
“Siamo onorati”, dice ai lettori de
La Freccia
Francesco “
Kekko” Silvestre, quando gli si ricorda che proprio i Pooh hanno riconosciuto nei Modà i possibili eredi.
“Non posso che ringraziare quei giovanotti straordinari che hanno scritto la storia della musica italiana, facendo la differenza. Faremo tesoro dei complimenti e continueremo a lavorare al meglio”.
Il passaggio di testimone è assicurato, mentre cresce l’attesa per il grande appuntamento di San Siro. Con Passione Maledetta “abbiamo cercato di essere più simili a quando siamo sul palco, mantenendo la nostra essenza live”.
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