<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=490038435288789&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti. Anni 2023-2024

Il volume, giunto alla sua 53esima edizione, è redatto con cadenza annuale dall’Ufficio di Statistica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Sono stati quasi 56 miliardi i km percorsi nel 2024 dai passeggeri sulla rete ferroviaria nel territorio nazionale, con un aumento del 2% rispetto all’anno precedente e con una differenza di appena l’1,2% al di sotto dei valori pre-pandemici del 2019. Le tonnellate di merce trasportate via ferrovia hanno invece percorso quasi 23 miliardi di km, circa l’1% in più del 2023 e quasi l’8% in più rispetto al 2019. Questo è quanto riportato nel nuovo "Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti anni 2023-2024" recentemente pubblicato dal MIT e a cui anche il Gruppo FS ha contribuito attraverso FS Research Centre. 

Questi dati si inseriscono in un contesto in cui il trasporto passeggeri individuale motorizzato continua a crescere, seppur lentamente. Nel 2024 sono stati percorsi 711 miliardi di passeggeri-km, di cui 668 miliardi in autovetture e 43 miliardi in motocicli e ciclomotori. Questi ultimi registrano un aumento del 16% rispetto all’anno precedente, in netto contrasto con le auto, che invece mostrano una diminuzione di quasi l’1% rispetto al 2023. Nel complesso, il trasporto individuale motorizzato rimane comunque in crescita, avvicinandosi ai valori pre-pandemici con un divario di quasi l’8%. Anche il trasporto collettivo, sia urbano sia extraurbano, evidenzia un incremento significativo: nel 2024 sono stati percorsi circa 107 miliardi di passeggeri-km, contro i 99 miliardi del 2023, segnando un aumento di quasi l’8% e riducendo la distanza dai livelli pre-pandemici a circa il 4%.

Nel complesso, i dati confermano che il trasporto individuale motorizzato continua a dominare gli spostamenti, pur con segnali di cambiamento tra le diverse tipologie di veicoli. Al contempo, l’aumento del trasporto pubblico, urbano ed extraurbano, e del trasporto ferroviario suggerisce una possibile apertura verso un graduale riequilibrio della mobilità più sostenibile.