Vaticano, 16 settembre 2019
Più attrattive, sostenibili e solidali. Sono queste le qualità che Papa Francesco ha augurato alle Ferrovie rivolgendosi all’AD Gianfranco Battisti, ai dipendenti e ai dirigenti del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane in visita oggi.
Nel suo discorso Papa Francesco ha spiegato come: «Le Ferrovie dello Stato sono per il Paese un fondamentale mezzo di trasporto e connessione, oltre a rappresentare un sostegno e un incentivo per lo sviluppo economico e sociale. Esse costituiscono una articolazione capillare che unisce le varie zone del Paese […], favorendo lo scambio di persone e di merci, di esperienze e conoscenze, di cultura e di ricchezza».
Proseguendo, il Santo Padre ha definito l’Alta Velocità di cui il Gruppo FS festeggia quest’anno il primo decennio: «opera pubblica di importanza strategica, che […] ogni giorno offre a migliaia di passeggeri un servizio di notevole qualità». Nella sala Clementina, il Pontefice ha ricordato i progressi compiuti e le innovazioni introdotte dalla Ferrovie dello Stato in questi anni.
Ha quindi descritto nel dettaglio le tre qualità delle Ferrovie del futuro:
Il Pontefice ha poi concluso ricordando l’impegno al rispetto dei principi dell’uguaglianza e della non discriminazione, principi alla base del nostro Codice etico.
Alle parole del Papa hanno fatto eco quelle del nostro AD Gianfranco Battisti il quale ha detto: «Questo anno ricorrono anche i 180 anni dalla nascita della prima ferrovia in Italia, la Napoli-Portici, era il 3 ottobre 1839. Questo ci ricorda quanto sia stato importante il Gruppo nell’accompagnare la storia del nostro Paese. Abbiamo una grande storia, fatta di grandi traguardi resi possibili soprattutto grazie all’impegno delle nostre persone: i ferrovieri, che con orgoglio, perseveranza, tenacia e passione hanno permesso di raggiungere questi ambiziosi obiettivi».
«La responsabilità sociale rappresenta uno dei cardini strategici della nostra azienda per la creazione di un futuro migliore e legato al benessere di chi viaggia e di chi ci lavora. - Ha concluso Battisti, rivolgendosi direttamente al Papa: Ai tanti giovani, soprattutto, è rivolto il nostro impegno, affinché attraverso la valorizzazione delle loro capacità e competenze diventino a loro volta “fonti di valore”, testimoni di speranza per il futuro, custodi dei beni collettivi, protagonisti e costruttori allo stesso tempo del bene comune. Il nostro agire quotidiano, quindi, è dettato da un approccio umano e sostenibile. Oggi, Sua Santità, come azienda vogliamo gettare le basi per costruire il domani».