L’ETR 250 degli Anni ’60 tornerà a viaggiare sui binari italiani

Roma, 17 luglio 2019

In occasione della presentazione del Polo dedicato allo sviluppo del turismo in Italia, il Gruppo FS Italiane ha illustrato le azioni messe in campo per favorire la crescita di questo settore nel nostro Paese. Tra queste, il potenziamento dell’offerta relativa ai treni d’epoca, visti i numeri "record" del 2018: 80mila persone hanno infatti acquistato un biglietto per viaggiare a bordo di un convoglio storico alla scoperta dei luoghi più affascinanti e suggestivi d'Italia.

Tra le novità di quest’anno ci sarà il ritorno sui binari dell’elettrotreno Arlecchino (ETR 250) mentre nel 2020 sarà ultimato anche il restauro del treno Settebello.

L’ETR250, nato negli anni sessanta da una costola del Settebello, entrò in servizio il 23 luglio 1960, in occasione delle Olimpiadi di Roma, compiendo il viaggio inaugurale da Bologna a Venezia. Fu il simbolo del benessere e della ripresa economica degli italiani. Le poltrone erano avvolgenti e comode, le pareti ricoperte di vinilpelle, i pannelli e i tappeti caratterizzati da una vasta gamma di tinte pastello (da qui il nome Arlecchino), scelte accuratamente dall’azienda FS e commissionate alla Breda di Sesto San Giovanni.

L’unico esemplare rimasto del gruppo ETR 250 è stato trasferito dalla rimessa dell’ex treno presidenziale di Roma Termini a Porrena, in provincia di Arezzo, per essere restaurato presso un’industria privata, dove saranno installati anche nuovi convertitori per l’alimentazione delle utenze di bordo, dei climatizzatori, dell’illuminazione e per la ricarica delle batterie, realizzati secondo le più moderne tecnologie.

I numeri del "turismo lento"

Da Nord a Sud della Penisola, dal 2014 al 2018, sono state riaperte all’esercizio turistico 12 linee dedicate al turismo dolce e lento.

Tra le mete preferite dai turisti il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, uno dei maggiori spazi espositivi al mondo e tra i più importanti poli di cultura ferroviaria d’Europa, che ha registrato 170mila visitatori nel 2018. Nel 2019 è stato avviato il restauro del Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio. Nel 2020 sarà ultimato anche il restauro del treno Settebello.

La crescita del turismo a bordo dei treni d’epoca è stata vertiginosa: dal 2014 al 2018, infatti, 275mila turisti italiani e stranieri li hanno scelti per motivi di piacere e svago. Nello stesso periodo, il Museo di Pietrarsa ha registrato oltre 400mila visitatori.