Si è conclusa l’edizione 2018 dei workshop di architettura organizzati dall’Università Iuav di Venezia e promossi da Rete Ferroviaria Italiana.
Venerdì 13 luglio, nell’ambito del workshop W.A.Ve. 2018 Italian Beauty, è stata inaugurata la mostra dei lavori degli studenti dello IUAV. Gli studenti, insieme ai colleghi stranieri e sotto la guida di 26 architetti italiani ed internazionali, hanno analizzato e ripensato 26 centri storici italiani. Luoghi come Cascia, piccolo comune ai confini con il Lazio il cui patrimonio è stato messo a rischio dai recenti eventi sismici; Matera, fra le città abitate più antiche del mondo, da riqualificare soprattutto nelle aree che introducono ai Sassi, riconosciuti patrimonio Unesco; o anche Civita di Bagnoregio, gioiello a rischio di isolamento per la progressiva erosione della vallata circostante, solo per citarne alcuni. I comuni e le amministrazioni che hanno selezionato e proposto a Iuav i temi di progetto riceveranno idee e stimoli per affrontare efficacemente le emergenze da affrontare per la cura e la manutenzione dei centri storici, luoghi della “bellezza italiana” per eccellenza.
Sara Venturoni, Direttore Stazioni di RFI, ha dichiarato: “Un’esperienza di arricchimento, anche per le nostre risorse, la partecipazione a WaVe e lo spirito di apertura con cui IUAV ci ha accolti. Abbiamo registrato l’ingaggio da parte di studenti e docenti rispetto all’opportunità di far esprimere alle stazioni ferroviarie nuovi livelli di connessione con le città, diventando occasione di ripensamento di funzioni e di relazioni. Le suggestioni e le idee emerse sono la risposta al desiderio di riappropriarsi delle stazioni come spazio pubblico di vita quotidiana oltre che di mobilità. L’esperienza conferma la necessità di una visione innovativa della rigenerazione urbana come processo di cooperazione tra diverse parti e attori istituzionali, in cui il progetto gioca un ruolo centrale. In tal senso RFI coltiverà ulteriori iniziative di collaborazione con il mondo accademico.”
Dopo l’inaugurazione, si è tenuta anche la premiazione dei progetti vincitori, selezionati da una giuria presieduta da Salma Samar Damluji dell’American University of Beirut. La giuria ha individuato tra i migliori i workshop dedicati a Messina (miglior progetto espositivo), Parco Nazionale delle Cinque Terre (miglior interpretazione del luogo), Scanno (qualità del progetto architettonico), Canosa di Puglia (miglior progetto per le infrastrutture ferroviarie), Lecce (miglior messaggio di strategia di integrazione internazionale). La votazione on line degli studenti ha premiato i progetti per il Parco Nazionale delle Cinque Terre, per Alcamo e per Pisa.
Fino alle ore 12 di venerdì 20 luglio sarà possibile visitare negli spazi tra Santa Marta e San Basilio i 26 allestimenti della mostra finale.