Mascherine chirurgiche autoprodotte: la case history al SAIE di Bologna

Bologna, 15 ottobre 2020

Attrezzare una linea di produzione di presidi sanitari all’interno di un’officina dedicata alla realizzazione e manutenzione di componenti per l’infrastruttura ferroviaria.

È quanto successo nello stabilimento bolognese ONAE (Officina Nazionale Apparecchiature Elettriche) di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) dove, dalla metà di luglio a oggi, sono stati prodotti circa 5 milioni di mascherine protettive di tipo IIR, da usare in chiave anti-Covid, certificate dall’Istituto Superiore di Sanità e destinate al personale ferroviario.

La case history è stata raccontata al SAIE di Bologna che, all’insegna del motto Riparti Italia, ritorna a Bologna Fiere dal 14 al 17 ottobre per dare nuova linfa alla filiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia e impianti.

La presentazione è stata curata da Massimo Del Prete, Responsabile della Direzione Ingegneria di RFI.

La nuova attività ha richiesto l’adattamento di spazi dedicati all’interno dello stabilimento ferroviario del capoluogo emiliano, oltre all’acquisizione e all’installazione di macchinari ad hoc: due importati dalla Cina e un terzo prodotto in Italia grazie al quale sarà presto avviata anche la produzione di mascherine di tipo FFP2.


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