L'80% delle imprese italiane con oltre 80/100 dipendenti dichiara di impegnarsi in iniziative di CSR, per un investimento globale che ha raggiunto la cifra record di 1 miliardo e 122 milioni di euro. È questo uno dei dati del VII Rapporto sulla responsabilità sociale d'impresa (CSR) in Italia, presentato presso il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale (corso in Business e sostenibilità), con la partecipazione di FS Italiane.
Realizzata dall'Osservatorio Socialis, in collaborazione con l'Istituto Ixè, con il sostegno di FS Italiane, l’indagine evidenzia i terreni di maggiore impegno dichiarati dalle aziende impegnate in CSR anche nel Nord: coinvolgimento dei dipendenti, attenzione all'ambiente, lotta agli sprechi, ottimizzazione dei consumi energetici e ciclo dei rifiuti.
"Per quanto concerne il terreno prescelto per le proprie attività di responsabilità sociale - ha spiegato Roberto Orsi, direttore dell'Osservatorio Socialis - a parte l’interno dell’azienda (scelto dall'83% delle aziende) le altre attività di CSR si concentrano in prima battuta sul territorio locale dell’azienda (36%); solo il 9% sceglie di intervenire all'estero. Dunque con la CSR le aziende cercano anche un miglioramento nei propri 'rapporti di vicinato' ”.
"Il ruolo delle grandi imprese in questo processo di maturazione/emersione della CSR è fondamentale -ha spiegato Fabrizio Torella, Responsabile Corporate Shared Value di FS Italiane- sia per le best practices che possono fornire come esempio sia per il ruolo di traino di tutta la filiera dei fornitori. Gli ultimi dati ISTAT hanno fatto emergere un Paese dove il 30% della popolazione è a rischio povertà e inclusione sociale. E’ qui che le grandi imprese dimostrano la loro effettiva grandezza. Da sempre le Ferrovie hanno accompagnato lo sviluppo sociale ed economico dell’Italia e anche e soprattutto ora in un momento di prolungata crisi economica internazionale, che ha determinato nuove povertà e inarrestabili flussi migratori, la responsabilità che sentiamo è quella, partendo dalle nostre attività core, di dare un fattivo e concreto contributo allo sviluppo e alla coesione sociale. Abbiamo dedicato 120.000 mq di spazi gratuitamente per attività sociali, culturali e ambientali in tutta Italia. Ci facciamo carico delle persone più bisognose e dei migranti che passano nelle nostre stazioni collaborando con le principali associazioni italiane e gli enti locali. Stiamo sperimentando di fatto all’interno delle stazioni un nuovo modello di welfare basato sulla sussidiarietà circolare d’intesa col Terzo Settore e le Istituzioni. Su questi temi segnalo, #opentreno, il blog dedicato alla sostenibilità e tanto altro. C’è bisogno di tutti, delle grandi e delle PMI, del Terzo Settore e delle Istituzioni locali, centrali ed europee per un grande patto della solidarietà: è questo il modo in cui intendiamo la CSR”.
È in questo contesto che con il progetto University Program, avviato in collaborazione con l'Osservatorio Socialis, FS italiane porta la propria esperienza di azienda orientata alla responsabilità sociale e si mette a disposizione degli studenti che vogliono esplorare attraverso la loro tesi di laurea i tanti aspetti dell'attività dell'azienda nel sociale.
In Puglia abbiamo al momento 15 stazioni date in comodato e due Help Center attivi a Foggia e Bari. Dall’ultimo Rapporto dell’Osservatorio Nazionale sul Disagio e Solidarietà nelle Stazioni l’ Help Center di Bari ha erogato circa 117.000 interventi sociali e accolto nell’ultimo anno circa 2.000 persone disagiate. Tra le best practices di riuso delle stazioni segnaliamo Grumo Appula, centro sociale polifunzionale in particolare dedicato all’accoglienza di bambini con patologie autistiche, Canne della Battaglia, dedicata ad attività culturali legate alla famosa battaglia, Santeramo in Colle per le attività sociali, Ginosa Marina per il turismo.