Napoli, 7 novembre 2017
Le startup italiane non crescono? Ci pensa la principale business plan competition d'Italia a mettere in rete ricerca, impresa e finanza. Si tratta del PNI – Premio Nazionale per l’Innovazione, la finale a cui possono accedere i vincitori delle 16 Start Cup regionali assegnate dagli Atenei che aderiscono all'Associazione Italiana degli Incubatori Universitari - PNICube. Una sfida tra i migliori progetti d’impresa hi-tech italiani nati in ambito universitario, con un montepremi complessivo di circa 1,5 milioni di euro. Un mondo, quello accademico e della ricerca, in grado di dare vita ad oltre il 20% delle startup innovative del Sistema Italia.
Il 30 novembre e il 1° dicembre, dopo dieci anni, il PNI torna a Napoli grazie all’Università Federico II, in collaborazione con COINOR e l’Incubatore Campania NewSteel, con il titolo “Connecting to the Future”. Qui 66 progetti imprenditoriali provenienti da tutta Italia si disputeranno 4 premi settoriali di 25mila euro ciascuno: Cleantech&Energy promosso da IREN, ICT offerto da PwC, Industrial sponsorizzato da FS Italiane, Life Science sostenuto da Clinic Center.
«La 15ma edizione del Premio giunge a Napoli portando in dote ben 66 progetti di impresa selezionati attraverso il round delle Start Cup Regionali. Ancora una volta il sistema delle Università italiane – ha dichiarato il Presidente di PNICube Giovanni Perrone – dimostra il suo impegno concreto per lo sviluppo del Paese, attraverso progetti d’impresa che evidenziano la qualità, la creatività e la propensione imprenditoriale degli ecosistemi universitari dell’innovazione».
Al termine della due giorni, che avrà l'obiettivo primario di stimolare il dialogo fra i principali stakeholder del mondo dell'innovazione e dell'impresa, sarà decretato - oltre alle quattro migliori idee imprenditoriali per categoria - il vincitore assoluto del PNI 2017, che garantirà all’istituzione accademica di provenienza la Coppa Campioni PNI e al progetto scelto un ulteriore riconoscimento di 25mila euro da reinvestire nelle proprie attività hi-tech, messo in palio da FS Italiane. Si assegneranno inoltre due Menzioni speciali - “Social Innovation” promossa da Global Social Venture Competition e “Pari Opportunità” istituita dal MIP Politecnico di Milano - e diversi Premi Speciali messi a disposizione da Ambasciate e da prestigiose aziende partner.
«La scelta di ospitare a Napoli, presso la Federico II, il Premio Nazionale per l’Innovazione è la testimonianza di quanto si voglia investire sulla economia della conoscenza e sulla valorizzazione dei giovani talenti – ha detto il Prorettore Arturo De Vivo – L’Università è impegnata nella promozione delle migliori start-up innovative, perché nella capacità di leggere e di indirizzare il cambiamento si gioca lo sviluppo del Paese».
La difficoltà delle startup innovative italiane, come rilevano chiaramente due recenti studi a cura di SEP (Startup Europe Partnership) e AIAF (Associazione Italiana degli Analisti e Consulenti Finanziari), è il passaggio a “scaleup”, ovvero la fase di scalata del proprio mercato: in Italia, sono solo 135 quelle che ce l’hanno fatta, contro le oltre mille di Regno Unito (saldo al primo posto), Germania e Francia. Siamo undicesimi in Europa, meglio di noi anche Spagna e Portogallo. In pratica, dopo Yoox (fra gli 86 big scalers comunitari in grado di raccogliere oltre 100 MLN di finanziamenti), c'è il vuoto.
Esperti e analisti sembrano concordare sulla ragione di tale divario, dovuto solo in parte al fatto che l'ecosistema startup in Italia sia nato più tardi che in altri Paesi (nel 2012): senza una politica fiscale che incentivi gli investimenti in imprese innovative non ci può essere una crescita adeguata al mercato e alle potenzialità delle startup italiane.
Ecco perché iniziative di sistema come il PNI possono dare un impulso concreto alla nascita di startup stabili nel tempo, capaci di resistere, crescere e attrarre investimenti nei primi cinque anni per arrivare al gradino successivo di scaleup: la logica è che i giovani imprenditori premiati, partendo da competenze sviluppate in seno agli Atenei italiani e sostenuti sia con premi in denaro sia con percorsi formativi, business coaching ed esperienze internazionali, siano in grado di mobilitare investimenti, di lavorare in sinergia con il tessuto industriale, sviluppando e mettendo in commercio prodotti e servizi innovativi, creando posti di lavoro. Oppure fungendo da vettori di innovazione, secondo la logica dell'open innovation, per imprese già affermate.
Nella due giorni del PNI 2017 si parlerà di Industria 4.0, di competenze digitali, di occupazione giovanile, di sviluppo dell’innovazione, e del ruolo dell’accademia come propulsore dei processi di sviluppo imprenditoriale e di garanzia per il futuro, con tutte le incognite del mercato e delle dinamiche umane attorno a cui ruota la crescita di un'azienda. Ma con la certezza che a Napoli si spingerà l'acceleratore sulla creazione di opportunità concrete fra le startup universitarie e i loro possibili partner ed investitori.
Il PNI 2017 è promosso dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari PNICube, dall’Università di Federico II di Napoli, Coinor e Campania NewSteel, in collaborazione con tutti gli Atenei e il sistema della ricerca della Campania. Main Partner: FS Italiane. Main Sponsor: Gruppo Iren, PwC Italia, Clinic Center. Sponsor: AVNET Silica, MIP-Politecnico Milano, Unicredit Start Lab, UPMC, Vertis SGR. Con il Supporto di: AIIC – Associazione Italiana Ingegneri Clinici, Shark Bites. Con il patrocinio di: Regione Campania, British Consulate-General Milano, Global Social Venture Competition, SMAU, Startup Europe Awards 17.
«L’innovazione d’impresa è una leva fondamentale per raggiungere gli obiettivi fissati dal Piano industriale 2017-2026 del Gruppo FS Italiane», ha sottolineato Daniele Colombo, responsabile Direzione Pianificazione Strategica, Posizionamento Competitivo di Trenitalia. «Un sistema complesso come quello del Gruppo FS Italiane non può prescindere da una forte capacità di produrre innovazione, necessaria a tenere costantemente aggiornata e competitiva la macchina industriale, a supporto delle diverse aree di business. Guardiamo con grande attenzione alle nuove iniziative e alle idee che possono arrivare dal mondo dell’Open Innovation, per testare sul campo i migliori giovani talenti provenienti dalle università italiane. La partnership con PNICube si inserisce a pieno nel pilastro della digitalizzazione, che il Gruppo considera una delle leve abilitanti dell’ambizioso Piano industriale messo in campo per i prossimi 10 anni».
«Far emergere nuovi talenti e supportarli in un contesto economico internazionale fortemente caratterizzato da uno sviluppo tecnologico dirompente – ha dichiarato Raffaele Perrone, Head of Startups & Emerging Companies services PwC – è la sfida che abbiamo tutti noi per mantenere competitivo il nostro paese. Una sfida che passa dall’alimentare il sistema con nuove iniziative imprenditoriali dal grande potenziale tecnologico e successo commerciale. Il contributo di PwC a tale sfida è quotidiano, con una struttura interamente dedicata alla nuova impresa, e non potrebbe non includere un supporto al Premio Nazionale per l’Innovazione che promuove e alimenta da anni la cultura imprenditoriale lì dove la ricerca tecnologica nasce».
«L’innovazione tecnologica è centrale in Iren nelle scelte strategiche e nella definizione dei prodotti e servizi offerti business – ha commentato Paola Verri, Comunicazione Gruppo Iren». Il confronto e la collaborazione con startup innovative e capaci di presentare progetti imprenditoriali solidi è un fattore di crescita per i nostri business. Proprio per questo motivo, anche nel 2017 la nostra società supporta il Premio Nazionale per l’Innovazione, dalla quale emergono sempre idee ad alto contenuto innovativo e tecnologico».
«Impegnata da oltre quarant'anni nel campo della Riabilitazione Ospedaliera di tipo intensivo e/o precoce, Clinic Center da sempre si confronta con la comunità scientifica internazionale, attenta alle innovazioni tecnologiche che possano agevolare e rendere più efficaci le tecniche di riabilitazione.” – ha dichiarato Sergio Crispino, AD Clinic Center. “In questo spirito ha deciso di sostenere il PNI, con l’obiettivo di contribuire ad incentivare la nascita di nuove aziende capaci di fornire validi contributi nel settore specifico».