Il Consiglio di Amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane, dopo approfondito esame, ha approvato oggi il Piano Industriale 2014 – 2017 del Gruppo FS.
Il Piano prevede nel quadriennio una crescita dei ricavi fino a 9,5 mld euro (8,2 mld nel 2012). Tra i suoi obiettivi, un tasso medio di crescita dei ricavi del 3,5% all’anno, incremento trainato in particolare dai ricavi dei servizi di trasporto, sia ferro sia gomma, che superano i 7 mld nel 2017; l’EBITDA, in continuo miglioramento, è previsto raggiungere i 2,5 mld (1,9 nel 2012), cifra che farà crescere l’EBITDA margin di oltre 3 punti percentuali rispetto a quello degli ultimi anni.
Si ricorda che già oggi l’EBITDA margin di FS Italiane è benchmark di riferimento tra le maggiori aziende ferroviarie d’Europa. Gli investimenti hanno un valore complessivo di circa 24 mld (di cui circa 8,5 in autofinanziamento) e saranno destinati quasi esclusivamente a) lato rete, allo sviluppo delle infrastrutture sui corridoi ferroviari definiti dall’Unione Europea - per quanto di interesse del nostro Paese - e di quelle nelle aree metropolitane, e b) lato trasporto, all’acquisto di nuovi treni e allo sviluppo di tecnologie a supporto dei business di trasporto. Gli investimenti programmati incideranno in modo contenuto sull’indebitamento complessivo che crescerà, nel quadriennio, di 0,6 mld.
Il Piano è fortemente orientato 1) al Trasporto Pubblico Locale, 2) ad una più efficace integrazione ferro/gomma e 3) alla messa a punto di nuovi modelli di offerta, più aderenti alle caratteristiche della domanda, da proporre ai committenti pubblici Regioni. Il Piano si caratterizza anche per una profonda rivisitazione dei modelli di business, con una ancor più chiara specializzazione in servizi a mercato e servizi universali. e della governance nel settore merci dove saranno costituite business units, corrispondenti ai corridoi europei. Previsto anche il forte sviluppo sui mercati esteri delle attività di trasporto, in particolare da parte delle società controllate (Netinera e TXLogistik) e di quelle di ingegneria e certificazione (Italferr e Italcertifer).
Strategie e obiettivi sono stati inquadrati in uno scenario macro-economico che lascia intravedere i primi deboli segnali di ripresa e offre, insieme a perduranti insidie, anche oggettive opportunità sia per l’intero Paese, quali l’EXPO 2015, sia per il Gruppo, quali l’entrata in servizio dei nuovi Frecciarossa 1000. Dopo il risanamento industriale del biennio 2007-2008 che ha ricondotto i bilanci del Gruppo in utile, recuperando un passivo di oltre 2 mld di euro, il Piano 2014-2017 si prefigge quindi di consolidare le positive performance degli ultimi cinque anni, conseguite nonostante la congiuntura sfavorevole, di esaltare le potenzialità delle sue Società operative, anche attraverso una più marcata specializzazione dei vari business, e di creare le migliori condizioni per un’eventuale quotazione del Gruppo FS da parte dell’azionista.