di Davide Garofalo
È l'ONAE di Bologna a ospitare la terza tappa del cascading del Piano decennale di FS, 10 appuntamenti per raggiungere sul territorio le persone protagoniste del cambiamento e condividere i principi fondanti del prossimo futuro.
L’officina, che dal 1955 realizza componenti per l'infrastruttura ferroviaria (e che fa parte, insieme all'Officina Nazionale Armamento di Pontassieve e all'Officina Nazionale Armamento Fonderia di Bari, delle tre officine che compongono la struttura Officine Nazionali Infrastrutture), durante l'emergenza Covid-19 è stata utilizzata sia per la produzione di mascherine chirurgiche per soddisfare il fabbisogno del Gruppo FS che come hub vaccinale.
Questo è stato lo scenario in cui le persone di FS hanno presentato il tempo nuovo del Gruppo, alla presenza degli AD dei 4 Poli di business: Vera Fiorani (Infrastrutture), Luigi Corradi (Passeggeri), Gianpiero Strisciuglio (Logistica) e Umberto Lebruto (Urbano). "Il nostro mondo è in cambiamento ed essere adattabili e flessibili è essenziale”, ha esordito a inizio lavori la Presidente, Nicoletta Giadrossi, mentre il Chief Strategy Officer , Fabrizio Favara, ha confermato che "un tempo nuovo significa fare squadra, quindi non solo lavorare ciascuno nel proprio perimetro, ma anche riuscire a inserirlo nella visione complessiva, per capire come rispondere alle sfide che ci vengono portate. Cambiare per continuare a creare valore”. "Il tempo nuovo è qualcosa che ci deve coinvolgere tutti, che ci deve impegnare nel portare avanti tutto quello che abbiamo sentito oggi", ha sottolineato Luca Torchia, Chief Communication Officer, chiarendo il ruolo centrale della comunicazione.
Anna Maria Morrone e Roberto Tundo, rispettivamente Responsabile Organization & People Development e Chief Technology, Innovation & Digital Officer, hanno approfondito i fattori abilitanti del nuovo Piano. Nel suo focus sulle persone, Morrone ha spiegato che "il cambiamento non riguarda solo la nostra azienda ma fa parte di un cambiamento globale. Dal confronto, dalla diversità dei pareri, delle opinioni, del genere, dell'età, nasce la crescita." Roberto Tundo ha poi illustrato la nuova visione del Gruppo in termini di innovazione e digitalizzazione: "Quello che noi stiamo facendo è entrare in contatto, anche qui in un'ottica di innovazione industriale, con quelli che sono i distretti di eccellenza del nostro Paese: in termini tecnologici, in termini digitali e in generale, anche all'estero."
Spazio infine a Fabio, uno dei 100AmbassadorxFS, che ha condiviso nel suo intervento le origini e la progettazione di un dispositivo di sicurezza unico nel suo genere. Il rilevatore di tensione 3kVcc nasce nei primi anni duemila dall'intuizione di Sandro, un collega di RFI e giovane studente universitario di ingegneria elettronica. Partendo dall'esperienza quotidiana sul lavoro e dal confronto diretto con i compagni di squadra, Sandro risponde all'obbiettivo di abbattere il rischio di elettrocuzione, lavorando sulle caratteristiche fondamentali che chi opera sul campo cerca negli strumenti che vengono messi a disposizione: la massima efficacia, il minimo ingombro ed un facile utilizzo. Ecco quindi nascere il rilevatore di tensione 3kVcc: uno strumento salvavita di prevenzione, in grado di integrarsi nei DPI esistenti, permanente attivo e pronto a richiamare l'attenzione dell'operatore in caso di errore.
Il cascading del nuovo Piano del Gruppo FS prosegue nei prossimi mesi presso le sedi operative di FS in Italia e all'estero, dall'IMC AV di Napoli all'ex deposito Santa Lucia di Verona, fino a superare i confini nazionali arrivando in Germania. Un tempo nuovo.