Sulle tracce del passato con Fabiana, tra gli itinerari archeologici dei Castelli Romani

di Il Team

Fabiana Grasso, archeologa, restauratrice e guida turistica tra la Capitale e i Castelli Romani, racconta il progetto GrandTour 2.0, pensato per far viaggiare le famiglie attraverso la cultura.

Come nasce la tua passione per il turismo?

Ho iniziato il mio percorso da volontaria con il Gruppo archeologico romano. Dopo il liceo artistico ho proseguito gli studi in questo settore e mi sono specializzata in etruscologia. Poi ho trovato lavoro come restauratrice e guida turistica, fino ad approdare nell’associazione culturale ChissàDove, con cui ho realizzato, insieme a cinque amiche, un progetto dedicato al tempo libero delle famiglie.

Di cosa si tratta?

Valorizziamo gli itinerari archeologici di Roma e dei Castelli Romani, solitamente poco frequentati, con l’intento di creare un ponte tra le bellezze del territorio.

È nato così il progetto GrandTour 2.0. Alla scoperta delle origini perdute, vincitore del bando regionale per il rilancio del turismo locale di LazioCrea. La nostra programmazione è rivolta alle esigenze dei bambini, conciliando, al tempo stesso, gli interessi degli adulti.

In che modo?

I nostri itinerari sono una continua scoperta, un’occasione per rendere la cultura accessibile a tutti. L’arte, l’archeologia e la lettura, unite all’esperienza ludico-didattica, aiutano a comprendere il passato e vivere il presente. Soprattutto stimolano il senso critico e ci insegnano a fare tesoro della storia per proiettarci nel futuro. 

Un progetto che ha anche uno scopo educativo…

Certo. Viaggiare può spingerci a riflettere sull’impronta che vogliamo lasciare e a trovare il giusto modo per relazionarci con le persone e l’ambiente.  

Proprio per tutelare il Pianeta, consigliamo alle famiglie che partecipano ai nostri itinerari di spostarsi con il treno, usufruendo della capillarità dei collegamenti disponibili.

Perché avete scelto i Castelli Romani?

Sono il luogo ideale per ospitare le famiglie, stimolare la curiosità verso mete meno esplorate e accendere lo spirito di osservazione.