Raffaella, 39 anni, lavora nell’Area tecnica della Direzione Protezione aziendale di Trenitalia, per lo studio e l’individuazione di progetti digitali e innovativi.
Ci fai un breve ritratto di te?
Sono laureata in Ingegneria gestionale. Prima di entrare a far parte del Gruppo FS ho svolto attività di consulenza direzionale per la reingegnerizzazione dei processi di business unitdelle telecomunicazioni e mi sono occupata di project managemente analisi funzionale per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche nell’ambito della Pubblica amministrazione e dei trasporti.
Come inizia il tuo percorso nel Gruppo FS?
Da tre anni lavoro in Trenitalia e mi sono specializzata nell’ambito della security. Ho seguito corsi di formazione specifici, l’ultimo, in particolare, mi ha permesso di conseguire il master Universitario di II Livello in Homeland Security all’Università Campus Bio-Medico di Roma.
Di cosa ti occupi in particolare?
Dell’analisi di iniziative tecnologiche e innovative sviluppate per incrementare la security, reale e percepita, del personale di Trenitalia e dei passeggeri. La realizzazione delle soluzioni prevede la gestione di iniziative progettuali suddivise in tre principali aree d’intervento: impianti, con la messa in sicurezza di officine di manutenzione, uffici, biglietterie ed emettitrici self-service; soluzioni Informatiche, in particolare software a supporto dei processi legati alla protezione aziendale; materiale rotabile, soprattutto sviluppo di tecnologie a bordo dei treni con un focus particolare sui sistemi di videosorveglianza e sulla comunicazioni fra i sistemi tecnologici di bordo con quelli degli impianti e delle sale operative.
Il tuo lavoro quotidiano è cambiato nell’ultimo anno e mezzo?
Prima della pandemia da Covid-19, svolgevo il mio lavoro principalmente a Roma, negli uffici della sede centrale e, all’occorrenza, curavo i sopralluoghi sul territorio nazionale presso gli impianti e le stazioni. Poi lo smart working ha comportato cambiamenti nella modalità di interagire con i colleghi e i fornitori: abbiamo perso il contatto fisico, ma gli strumenti tecnologici di cui disponiamo ci permettono di svolgere regolarmente e con efficacia le attività quotidiane.
Uno degli ultimi progetti in cui sei stata impegnata?
Insieme ai colleghi dell’Area tecnica, abbiamo ideato un’applicazione mobile ad uso esclusivo delle Forze di Polizia che viaggiano in convenzione sui treni regionali Trenitalia. La registrazione al treno tramite l’app Board Support crea un contatto diretto, tramite device, con il capotreno. Al verificarsi di eventi potenzialmente critici, il capotreno ha la possibilità di chiedere l’intervento degli agenti a bordo che si sono registrati tramite l’app. L’iniziativa Board Support è la prova di come la tecnologia contribuisca all’efficientamento di processi e procedure aziendali in ottica digitale e innovativa.
Cosa nel tuo lavoro apprezzi in maniera particolare?
La trasversalità che mi porta a interagire con colleghi appartenenti alle diverse Direzioni di Trenitalia e, quindi, ad arricchire le mie conoscenze dei processi aziendali e del mondo ferroviario in generale. Inoltre, poiché il mio lavoro è fortemente legato alla tecnologia, seguo l’onda della dell’innovazione andando alla ricerca di nuovi strumenti in grado per dare concretezza a progetti innovativi, utili per le persone.