FS Ritratti, il lavoro come passione: la storia di Claudia

Claudia, 30 anni, addetta del Customer Care Alta Velocità di Trenitalia, lavora quotidianamente a stretto contatto con i viaggiatori nelle stazioni di Roma Termini e Tiburtina.

Ci fai un breve ritratto di te?

Ho 30 anni, sono addetta al Customer Care Alta Velocità di Trenitalia. Sono entrata nel Gruppo FS nel 2018 come capotreno e poi ho iniziato a lavorare nell’assistenza clienti dei treni a lunga percorrenza nelle stazioni di Roma Termini e Tiburtina.

Ho lavorato sia nei desk in stazione, sia nel FrecciaClub di Tiburtina e nel FrecciaLounge di Termini, alternandomi nei ruoli. Durante l’emergenza sanitaria abbiamo lavorato in smart working, intensificando il filo diretto con i viaggiatori attraverso il canale di comunicazione via chat raggiungibile dal sito trenitalia.com.

Durante il lockdown hai dovuto, quindi, riorganizzare il tuo lavoro. Come hai affrontato questa nuova situazione?

In quel periodo, abbiamo dedicato parecchio tempo agli aggiornamenti formativi rivolti essenzialmente alla situazione d’emergenza, che spero ci lasceremo presto alle spalle. Le richieste di informazioni più disparate provenienti dai clienti hanno reso necessaria una preparazione adeguata per fronteggiare una situazione del tutto nuova, che però abbiamo saputo gestire da subito. Negli ultimi mesi, vedo che le stazioni si stanno ripopolando e si percepisce la voglia di ripartire. Le persone desiderano muoversi nel tempo libero, si moltiplicano le richieste d’informazione sulle ultime promozioni e i servizi messi a disposizione per l’estate, soprattutto da parte delle famiglie.

Ci racconti un episodio che ti è rimasto impresso?

Ero in azienda da soli tre mesi e mi trovavo alla stazione Tiburtina quando sono stata contattata dalla Sala operativa di Trenitalia: qualcuno aveva dimenticato sulla banchina dei binari un bambino su un passeggino. Mi sono precipitata sul posto dove ho trovato la Polizia Ferroviaria, intervenuta pochi minuti dopo la segnalazione da parte del nostro personale di bordo, mentre la mamma del bimbo, impegnata a caricare i bagagli, non si era accorta della partenza del treno. Per fortuna, alla fine è andato tutto bene!